Un libro per voi: “Oltre il Muro 1989-2019”

di Marco Travaglini|

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Non deve apparire fuori tempo massimo, se non altro per ciò che il mondo vive da più di un anno, Oltre il Muro 1989-2019, libro a cura di Luciana Ziruolo, edito nella collana Attraversare il tempo da Falsopiano e promossa dall’ISRAL, l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea di Alessandria. Ma non lo è non virtù di acrobazie dialettiche, ma perché la sua pubblicazione, che raccoglie le suggestioni e i temi sviluppatisi durante la giornata di studi svoltasi il 6 novembre 2019 nella Sala Convegni della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, ripropone situazioni che continuiamo a vivere, effetto di quel lontano 1989 con la caduta del Muro di Berlino, cui seguì due anni dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica. Momenti coniugati tra di loro che sovvertirono il quadro geopolitico mondiale: con la fine della Guerra fredda, infatti, tramontava l’arduo equilibrio del bipolarismo, l’intero ordine mondiale si spezzettava, dopo una lunga e logorante guerra di nervi e diplomazie, segnata dalla folle rincorsa tesa a rafforzare arsenali bellici sempre più distruttivi e sofisticati che non potevano essere usati pena lo sterminio nucleare.

A trent’anni di distanza ci si trova di fronte ad una complessa disarticolazione dell’ordine internazionale che rende sempre meno convincenti e possibili le premesse di un mondo pacificato. Alcuni anni fa, sulle pagine de Il Corriere della Sera, lo scrittore triestino Claudio Magris che ha affrontato il tema delle frontiere in molte sue opere di narrativa e saggistica, scriveva: “quando ero ragazzino la frontiera, vicinissima, non era una frontiera qualsiasi, bensì una frontiera che divideva in due il mondo, la Cortina di ferro. Io vedevo quella frontiera sul Carso, quando andavo a passeggiare e a giocare. Dietro quella frontiera c’era un mondo sconosciuto, immenso, minaccioso, il mondo dell’Est”.

Un mondo che, come in un grande gioco del domino, cadrà pezzo su pezzo dopo il crollo del muro che divideva Berlino Est da Berlino Ovest. Una transizione di portata vastissima, quasi sempre incruenta a parte ciò che avvenne in Romania, unico paese del Patto di Varsavia nel quale la fine del regime di Ceausescu avvenne in modo violento. L’intento del libro di stretta attualità è di provare a decifrare e a interpretare il 1989 e ciò che ha significato non solo nell’Europa centro-orientale dell’ex blocco sotto il dominio sovietico, ma nell’intero spazio europeo e mondiale.

Un lavoro importante che si avvale dei contributi di storici e ricercatori come Antonio Brusa, Luigi Bonanate, Alberto De Bernardi, Antonella Ferraris, Carla Marcellini, Dario Siess e dalla stessa Luciana Ziruolo, direttrice dell’ISRAL. Corredato da interessanti rimandi bibliografici e sitografici e un apparato di mappe e immagini che aiutano i lettore a capire meglio ciò che accadde a partire da quell’anno che cambiò la storia fino ai giorni nostri, dal momento che vennero ridisegnate le carte geografiche e i confini mentali, si riunì l’Europa ( iniziando dalla Germania) fino alla sfide democratiche dell’oggi, all’idea di unione europea e di democrazia con le quali facciamo i conti tutti i giorni, non senza difficoltà.

Di grande interesse anche la parte delle proposte dedicate al mondo della scuola, con i lavori impostati sulle immagini, i film (dal Cielo sopra Berlino di Wenders a Good Bye,Lenin fino a Il ponte delle spie di Spielberg), la playlist musicale con Lou Reed e il suo concept album Berlin, i Pink Floyd del celeberrimo Another brick in the Wall, l’indimenticabile David Bowie di Heroes, Franco Battiato e Alexanderplatz e i CCCP di Ferretti e Zamboni con il live in Pancow.




Posted on: 2021/03/02, by :