Helicopter money: una soluzione?
di Pietro Terna |
| Un elicottero si aggirerà sull’Italia buttando pacchi di soldi sui cittadini? Certamente no, anche perché i depositi bancari rappresentano la stragrande maggioranza dei soldi o, detto meglio, della moneta. La moneta cartacea, e le monete metalliche che sono poca cosa, ammontano a circa 1.100 miliardi nell’area euro, i depositi nella sola Italia, a vista o vincolati a tre mesi, a 2700. Quindi dall’elicottero dovrebbero cascare degli estratti conto, con accrediti inattesi!
Che cosa è allora la monera dall’elicottero di cui si parla ora?
L’immagine della helicopter money compare in un saggio di Friedman1 pubblicato nel 1969, con l’esperimento mentale:
Dal punto di vista economico, in questo terribile momento il punto centrale è che si deve sostenere la domanda. Il prof. Sergio Ricossa, grande pensatore del liberalismo, nel 1964 faceva leggere ai suoi studenti il radiomessaggio di Keynes2 alla BBC nel 1931, nel pieno della crisi del ’29. È spesso citata l’esortazione alle casalinghe patriottiche:
Come aiutare ora le persone a fare ciò, in un momento in cui a tantissimi cittadini mancherà parte dei redditi, in moltissimi campi di attività?
Un aiuto secco in denaro, una tantum, per tutti e rapidissimamente: ecco la Helicopter money. Sento già: “ma l’inflazione …”. In questo momento inflazione non c’è, invece un po’ ne vorremmo; e comunque l’effetto sui prezzi non ci sarà.
Lo strumento ideale è quello che l’Economist3 proponeva nel maggio 2018, indicando l’opportunità che ogni cittadino abbia un conto individuale presso la Banca Centrale Europea, per consentire iniezioni di moneta quando la recessione colpisce l’economia. Proposta profetica. Ora non c’è tempo per montare quel sistema, ma tutti o quasi, in Italia, lavoratori dipendenti o no, hanno una relazione sicura e certificata con una banca, con la Posta, con l’INPS, con le carte di credito, …
Risento le voci contrarie, di coloro che temono l’inflazione … Negli ultimi giorni risuonano in tedesco, anche con accento austriaco, e in olandese … Eppure il grande esperimento degli ultimi anni, quando con la crisi i banchieri centrali hanno pompato moneta oltre ogni limite, dovrebbe averci insegnato che se non corre la domanda finale, i prezzi non aumentano. La cosiddetta teoria quantitativa della moneta4 ha valore di descrizione ex post e nient’altro.
Penso invece che l’idea di Oscar Farinetti, l’imprenditore che ha creato Eataly, di prelevare il 2 per mille dai conti correnti per usarli per finanziare l’economia, in questo momento sia un gatto che si morde coda. E i veri ricchi hanno nulla in conto corrente…
Intanto, per tutti, ha parlato il 20 marzo5 Ursula von der Leyen, annunciando la sospensione del cosiddetto Patto di stabilità e aprendo la possibilità di spendere ai singoli governi. È stato un messaggio molto forte, comunicato in video con grande consapevolezza.
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Che cosa è allora la monera dall’elicottero di cui si parla ora?
L’immagine della helicopter money compare in un saggio di Friedman1 pubblicato nel 1969, con l’esperimento mentale:
Supponiamo ora che un giorno un elicottero sorvoli questa comunità e lasci cadere 1.000 dollari addizionali in biglietti dal cielo; i biglietti sono, ovviamente, raccolti in fretta dai membri della comunità. Supponiamo inoltre che tutti siano convinti che si tratti di un evento unico che non si ripeterà mai.
Il principio di base è che se una banca centrale vuole aumentare l’inflazione e la produzione in un’economia che sta operando sostanzialmente al di sotto del potenziale, uno degli strumenti più efficaci sarebbe semplicemente quello di fornire a tutti trasferimenti diretti di denaro. In teoria, le persone vedrebbero questo come un’espansione una tantum permanente della quantità di denaro in circolazione e inizierebbero quindi a spendere più liberamente, aumentando l’attività e spingendo l’inflazione verso l’obiettivo della banca centrale.
Dal punto di vista economico, in questo terribile momento il punto centrale è che si deve sostenere la domanda. Il prof. Sergio Ricossa, grande pensatore del liberalismo, nel 1964 faceva leggere ai suoi studenti il radiomessaggio di Keynes2 alla BBC nel 1931, nel pieno della crisi del ’29. È spesso citata l’esortazione alle casalinghe patriottiche:
Pertanto, o casalinghe patriottiche, uscite domani presto nelle strade e correte alle meravigliose vendite che sono pubblicizzate ovunque. Vi farete del bene – perché le cose non sono mai state così economiche, economiche oltre i vostri sogni. Portate via una pila di biancheria per la casa, lenzuola e coperte per soddisfare tutte le vostre esigenze. E abbiate la gioia che state aumentando l’occupazione, aumentando la ricchezza del paese perché state riavviando attività utili, portando una possibilità e una speranza nel Lancashire, nello Yorkshire e a Belfast.
Come aiutare ora le persone a fare ciò, in un momento in cui a tantissimi cittadini mancherà parte dei redditi, in moltissimi campi di attività?
Un aiuto secco in denaro, una tantum, per tutti e rapidissimamente: ecco la Helicopter money. Sento già: “ma l’inflazione …”. In questo momento inflazione non c’è, invece un po’ ne vorremmo; e comunque l’effetto sui prezzi non ci sarà.
Lo strumento ideale è quello che l’Economist3 proponeva nel maggio 2018, indicando l’opportunità che ogni cittadino abbia un conto individuale presso la Banca Centrale Europea, per consentire iniezioni di moneta quando la recessione colpisce l’economia. Proposta profetica. Ora non c’è tempo per montare quel sistema, ma tutti o quasi, in Italia, lavoratori dipendenti o no, hanno una relazione sicura e certificata con una banca, con la Posta, con l’INPS, con le carte di credito, …
Risento le voci contrarie, di coloro che temono l’inflazione … Negli ultimi giorni risuonano in tedesco, anche con accento austriaco, e in olandese … Eppure il grande esperimento degli ultimi anni, quando con la crisi i banchieri centrali hanno pompato moneta oltre ogni limite, dovrebbe averci insegnato che se non corre la domanda finale, i prezzi non aumentano. La cosiddetta teoria quantitativa della moneta4 ha valore di descrizione ex post e nient’altro.
Penso invece che l’idea di Oscar Farinetti, l’imprenditore che ha creato Eataly, di prelevare il 2 per mille dai conti correnti per usarli per finanziare l’economia, in questo momento sia un gatto che si morde coda. E i veri ricchi hanno nulla in conto corrente…
Intanto, per tutti, ha parlato il 20 marzo5 Ursula von der Leyen, annunciando la sospensione del cosiddetto Patto di stabilità e aprendo la possibilità di spendere ai singoli governi. È stato un messaggio molto forte, comunicato in video con grande consapevolezza.
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1M. Friedman, The Optimum Quantity of Money and Other Essays, ALDINE PUBLISHING COMPANY, Chicago, 1969.Si veda anche https://tinyurl.com/rr6luql dove compare la citazione; scorrendo indietro, si arriva alla copertina del libro, le cui prime pagine sono free online.
2 http://www.hetwebsite.net/het/texts/keynes/keynes1931savingspending.htm
3 https://www.economist.com/finance-and-economics/2018/05/26/central-banks-should-consider-offering-accounts-to-everyone
4 https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_quantitativa_della_moneta
5 hhttps://audiovisual.ec.europa.eu/en/topnews/M-004595
Posted on: 2020/03/21, by : admin
2 http://www.hetwebsite.net/het/texts/keynes/keynes1931savingspending.htm
3 https://www.economist.com/finance-and-economics/2018/05/26/central-banks-should-consider-offering-accounts-to-everyone
4 https://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_quantitativa_della_moneta
5 hhttps://audiovisual.ec.europa.eu/en/topnews/M-004595
Posted on: 2020/03/21, by : admin