“Storia della sanità”, capitolo II:
Economia e misticismo al tempo degli sciamani

di Emanuele Davide Ruffino
e Germana Zollesi |

|

Secondo appuntamento di Emanuele Davide Ruffino e di Germana Zollesi che ci portano, in forma inedita e per alcuni versi bizzarra, ad avvicinarci alla storia della sanità. In questa e nella prossima puntata, entreremo nella dimensione di un viaggio sciamanico, di un fenomeno socio-religioso che tra i primi ha avvicinato l’uomo all’esigenza della salute.

Il fascino e l’interesse che si sviluppano intorno agli sciamani, “i primi a produrre e a vendere un prodotto virtuale”, non possono non interessare chi s’interessa di economia e, contemporaneamente, chi cerca di capire la storia di come l’uomo si sia approcciato ai problemi sanitari. I due aspetti possono apparire distanti e scarsamente integrati, ma se si supera la facile ironia che vede gli economisti interessati a tutto ciò che produce denaro, si possono produrre alcune riflessioni su come l’uomo abbia iniziato ad interrogarsi sulla sua natura e sulla possibilità che il fato e le condizioni reali, potessero essere superate dal comportamento dell’uomo.

La prima forma sociale nell’arte della guarigione

Lo Sciamano (letteralmente, chi è in stato di estasi), era ritenuto capace, in genere dopo un processo d’iniziazione, di entrare in comunicazione durante uno stato di trance, di ripetere viaggi negli inferi e in cielo per recuperare l’anima rapita dai demoni e perciò diventò l’uomo-medicina-sacerdote per eccellenza. E come tale, detentore delle possibilità di uscire dal mondo materiale. Non ultimo, era ritenuto in grado di ricercare i rimedi per riportare in salute un individuo. Dunque per operare a favore di un individuo di una collettività. Così, lo sciamano può essere definito come il complesso di elementi magico-religiosi incentrati sulla figura e sull’attività di un individuo (indifferentemente uomo o donna) privilegiato, cui la collettività riconosce le prerogative di specialista del Sacro. Lo sciamanesimo costituì, di conseguenza la prima forma sociale che meglio rappresentò l’arte della guarigione in una società non letterata. La mission degli sciamani spazia dal campo medico, al predire il futuro, al consigliare sulle colture cui destinare i campi, ai giorni più adatti per le battute di caccia, al fungere da notaio per gli eventi che scandivano la comunità etc. Lavori oggi svolti da consulenti finanziari, dagli agenti di borsa, dagli agronomi, dai medici, dai notai etc. La realtà è che lo sciamano è stato la prima figura ad uscire dal semplice procurarsi il cibo e a vestirsi, per entrare nel difficile campo dell’organizzazione della vita dell’uomo. Per queste ragioni lo sciamano diventò l’uomo di riferimento sociale per eccellenza e, come tale, detentore dei rimedi per riportare in salute un individuo.

Il superamento degli istinti animaleschi

Proprio la credenza che portava a ritenere il peggioramento dello stato di salute e la stessa morte come una mancanza di benevola attenzione da parte degli dei o l’esistenza di una forza maligna, permise un primo approccio al problema salute. Sia pur limitati dalle carenze culturali, economiche e tecnologiche e dall’indisponibilità di know-how, si vennero però a formulare i primi elementi allegorico-simbolici riconducibili a indicazioni terapeutiche, sia pur rudimentali. Lo sciamano fu il primo ad interrogarsi sugli ultimi perché dell’uomo, e quindi fu il primo a cercar di far uscire l’uomo dagli istinti animaleschi che ne avevano permesso la sopravvivenza e l’evoluzione nei millenni precedenti per permettergli di entrare in un’era caratterizzata dalla ricerca della verità. Oggi vedere il simbolismo utilizzato dagli sciamani porta inevitabilmente al sorriso per la superficialità e lo scarso livello scientifico. Al contrario, se si analizza la capacità dell’uomo ad immaginare qualche cosa che non si vede e non si percepisce con i sensi, il salto di qualità effettuato dal genere umano è notevole. Nella prossima puntata entreremo nell’immensa dimensione dei primi elementi di cura per l’umanità.




Posted on: 2020/06/27, by :