Dati economici e Covid-19: quando sale in cattedra… l’aritmetica politica

di Pietro Terna|

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Ieri l’altro un importante quotidiano1, ha titolato: “Covid, il Pil Usa crolla del 32,9%: mai così male dal 1947”. Ed ha scritto: “Nel giro di tre mesi, da aprile a giugno, il Covid ha inghiottito un terzo dell’economia americana. È come se in un colpo solo il Paese avesse perso la ricchezza prodotta da California, Texas e Stato di New York”. Gli altri quotidiani non sono stati da meno.

Se ci si ferma un attimo a riflettere, la domanda è “come è stato possibile”? In un trimestre la caduta produttiva è tanto grande da valere un terzo del prodotto annuale? Anche nel caso avessero prodotto zero, un trimestre di vuoto vale un quarto del prodotto annuale, non un terzo. Molto realisticamente, il Washington Post2 ha scritto: “L’economia statunitense si è ridotta di uno sbalorditivo 9,5% da aprile a giugno, una contrazione storica e un acuto segnale di quanto si è perso in un periodo così breve”. Quindi -9,5% che, a tasso composto (negativo in questo caso), per quattro periodi, dà proprio -32,9%, che non è una misura reale, ma virtuale, fondata su un ragionamento un po’ contorto: quello è il risultato che si otterrebbe se, nei dodici mesi che s’iniziano con il secondo trimestre 2020, i successivi tre trimestri registrassero la stessa diminuzione, e inoltre se la discesa fosse avvenuta nello stesso modo nei quattro trimestri che precedono quello da cui abbiamo iniziato il conteggio3.

Ma allora è un numero finto, direte voi! Sì, è finto. Negli Stati Uniti, per tradizione, i dati congiunturali si presentano annualizzati in quel modo. Se le cose vanno bene, invece di segnalare che la crescita trimestrale è del 2% si può dire che vale l’8,2% all’anno, che è molto più appariscente. Il -9.5% degli Stati Uniti è da confrontare con il -12,4% annunciato dall’Istat4per il nostro secondo trimestre rispetto al primo; rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, il -9% degli Stati Uniti5 è da confrontare con il -17,3% per l’Italia. Dunque gli Usa sono al momento meno in difficoltà di noi, che siamo in linea con la Francia, mentre la Germania è in posizione migliore e la Spagna assai peggiore.

Quella che temo non è tanto la stravaganza dell’aritmetica economica, anche se gli effetti negativi di annunci clamorosi come quello iniziale certamente si fanno sentire. Temo l’aritmetica politica. Letti quei dati, Trump ha pensato che i suoi elettori stanno evaporando con la crisi e ha accelerato l’uscita della proposta di rinviare le elezioni. Fieramente opposta la reazione di grandi esponenti del partito Conservatore, cosa assai importante dato che serve un atto del Congresso per spostare la data. Ma, come titola il Washington Post online, “Trump can’t postpone the election. But he’s already undermining it”.



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1 https://www.corriere.it/economia/finanza/20_luglio_30/covid-pil-usa-crolla-329percento-secondo-trimestre-mai-cosi-male-1947-82f69746-d262-11ea-9ae0-73704986785b.shtml.
2https://www.washingtonpost.com/business/2020/07/30/gdp-q2-coronavirus/; si può utilizzare un accesso temporaneo che consente la lettura di alcuni articoli.
3Esercizio numerico, assolutamente da controllare sotto l’ombrellone: in avanti, con il trimestre II/2020 fatto pari a 100, il III è 100(1-0,095); il IV è 100(1-0,095)alla seconda; il trimestre I/2021 è 100(1-0,095)alla terza; invece, andando a ritroso, il trimestre I/2020 è 100(1-0,095); il IV/2019 è 100(1.0,095)alla seconda; il III/2019 è 100(1+0,095)alla terza; infine, il II/2019 è 100(1+0,095)alla quarta. La somma in avanti fa 346,5243; quella indietro 516,5820; dividendo la prima per la seconda e sottraendo 1 si ottiene -0,329. Elementare, direbbe Sherlock Holmes! (In realtà è una espressione che, nei romanzi e racconti di Arthur Conan Doyle, non compare quasi mai).

4Il 31 luglio, vedere https://www.istat.it/it/archivio/246067.
5Dato tratto dalle statistiche ufficiali https://www.bea.gov/sites/default/files/2020-07/gdp2q20_adv_0.pdf ,tabella 3


Posted on: 2020/08/01, by :