Apre la mostra “Torino ferita, 11 dicembre 1979”

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Si apre domani alle 11 (inaugurazione ufficiale alle 18, presentata dal giornalista Paolo Volpato) presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino la mostra fotografica “Torino Ferita 11 dicembre 1979”, pagine di una città segnata dal terrorismo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. La rassegna fotografica, a cura di Tiziana Bonomo con la supervisione di Michele Ruggiero, è organizzata dalla Porta di Vetro con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte e del Comitato Resistenza e Costituzione. La mostra resterà aperta dal lunedì al venerdì fino al 1° aprile.

Trenta immagini raccontano e a un tempo concludono il percorso sulla memoria degli “Anni di piombo” che l’associazione La Porta di Vetro ha intrapreso l’11 dicembre del 2019. In quella giornata a palazzo Lascaris, un convegno ricordò, a quarant’anni esatti dall’avvenimento, uno dei più gravi episodi terroristici che subì Torino: l’assalto alla Scuola d’Amministrazione Aziendale da parte del gruppo terroristico di Prima Linea. Fu un’azione cruenta che provocò il ferimento di dieci persone, cinque docenti e altrettanti studenti, una delle tante tessere di un mosaico ispirato dalla violenza ideologica e dallo scontro sociale di quel periodo storico che Torino pagò un pesante tributo di morti e di feriti.
E proprio stamane è stato ricordato l’assassinio del maresciallo di Pubblica Sicurezza Rosario Berardi, che all’epoca aveva 52 anni, colpito a morte in un agguato da un gruppo di terroristi delle Brigate rosse. Il giorno dopo l’omicidio, durante il processo appena iniziato contro il “nucleo storico” del partito armato, un terrorista affermò che l’omicidio del maresciallo Berardi non andava “interpretato come rappresaglia legata direttamente alle vicende processuali”, ma quale “vittoria … nella linea dell’attacco ai centri nevralgici dello Stato imperialista”.

La data d’inaugurazione della mostra non è casuale: l’11 marzo è il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo voluto dal Parlamento europeo dopo i contemporanei attentati messi in atto dal radicalismo islamico a Madrid l’11 marzo del 2004, episodi di violenza brutale in cui morirono 193 persone e oltre duemila furono quelle ferite.
L’attentato alla SAA (Scuola di Amministrazione Aziendale) dell’11 dicembre 1979 è stato uno tra i tanti che ha contrassegnato quel drammatico periodo per il nostro Paese, periodo documentato dai tanti fotografi che lavoravano per i quotidiani cittadini. Le immagini, infatti, sono state recuperate dagli archivi sia del quotidiano La Stampa, sia di quello della Gazzetta del Popolo acquisito dall’Archivio Storico della Città di Torino.

Quattro le sezioni in cui si articola la mostra: l’Assedio, che descrive le fasi della “militarizzazione”, soprattutto durante i processi alle Brigate rosse, in cui si ritrovò catapultata la città: gli Attentati, dominati da escalation che dalle minacce verbali alle auto bruciate, dalle aggressioni e ai sequestri di persone, portarono alle cosiddette “gambizzazioni” e agli omicidi; il Dolore affinché la memoria ci restituisca il sacrificio per aver conservato il senso della convivenza civile e con essa il valore della resistenza alla violenza e per concludere con l’Attacco alla Scuola di Amministrazione Aziendale in cui furono ferite gravemente dieci persone.

Le immagini in esposizione sono accompagnate dai testi di Michele Ruggiero, autore del libro “Pronto qui Prima Linea”, da quelli di Paolo Turin, all’epoca docente alla SAA, che ha vissuto la brutale esecuzione dai terroristi, dalla curatrice Tiziana Bonomo e dai dettagliati ricordi degli allievi del primo anno tenuti ostaggio durante l’esecuzione.

Si ringrazia il fotografo Beppe Sacchetto per la concessione delle immagini.




Posted on: 2022/03/10, by :