La politica sanitaria in Italia. Parte settima
di Gian Paolo Zanetta|
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L’ultimo Governo che ha inciso in maniera significativa sul sistema sanitario pubblico è stato il Governo Monti, durato dal novembre 2011 al dicembre 2012, e con Ministro alla Salute il prof. Renato Balduzzi che fu, come abbiamo visto, l’artefice giuridico della terza Riforma. Non a caso, in tale periodo, due precise scelte politiche, oltre quella in materia pensionistica, hanno inciso sul sistema: la riforma Costituzionale in materia di bilancio statale e la cosiddetta “riforma Balduzzi”.
La modifica dell’art. 81 della Costituzione
La modifica dell’art. 81 della Costituzione
La legge costituzionale 20 aprile 2012, in aderenza al quadro di finanza pubblica definito dalle Direttive dell’Unione Europea, chiamato Fiscal compact, ha modificato, con decorrenza dall’anno 2014, l’articolo 81 della Costituzione, riguardante la predisposizione dei bilanci dello Stato. Il Patto di bilancio europeo, Trattato sulla stabilità, coordinamento e governance dell’Unione economico e monetaria, stabilisce nuove regole che sono vincolanti per gli Stati Membri per il principio dell’equilibrio di bilancio.
L’accordo prevedeva, per i Paesi contraenti l’obbligo di inserimento, in ciascun ordinamento statale, preferibilmente costituzionale, diverse clausole o vincoli, tra i quali:
– obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio;
– obbligo di non superamento della soglia di deficit strutturale superiore all0 0,5% del PIL;
– significativa riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL;
– l’obbligo di garantire con scadenze determinate correzioni automatiche dei bilanci, quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati;
– l’obbligo di mantenere sempre il deficit pubblico al di sotto del 3% del PIL, pena sanzioni;
Meccanismi correttivi per la rete ospedaliera e territoriale
L’accordo prevedeva, per i Paesi contraenti l’obbligo di inserimento, in ciascun ordinamento statale, preferibilmente costituzionale, diverse clausole o vincoli, tra i quali:
– obbligo del perseguimento del pareggio di bilancio;
– obbligo di non superamento della soglia di deficit strutturale superiore all0 0,5% del PIL;
– significativa riduzione del rapporto tra debito pubblico e PIL;
– l’obbligo di garantire con scadenze determinate correzioni automatiche dei bilanci, quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati;
– l’obbligo di mantenere sempre il deficit pubblico al di sotto del 3% del PIL, pena sanzioni;
Meccanismi correttivi per la rete ospedaliera e territoriale
Il nostro paese, con una celerità degna di attenzione, approvò la citata legge costituzionale 1/2012, il cui titolo significativo è “Introduzione del principio del pareggio di bilancio nella Carta Costituzionale”, e diede corso alla modifica costituzionale.
In particolare, con la nuova formulazione, si stabilisce che:
“Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali”.
L’adesione ai principi del Trattato significava inevitabilmente una contrazione della spesa pubblica, che incideva altrettanto inevitabilmente sul sistema sanitario, che a fronte di nuovi impegni sul fronte di innovazione e ricerca scientifica, doveva trovare in sé le risorse per continuare a mantenere saldi i principi della prima riforma, obiettivo centrale ed irrinunciabile del ministro Balduzzi, già coautore della terza riforma sanitaria, la riforma Bindi. Infatti, l’ultima significativa azione di un Governo della Repubblica sul sistema sanitario è stata condotta dal Governo Monti ed in particolare dal suo Ministro Balduzzi che con la legge 8 novembre 2012 n.189 (Conversione in legge del Decreto legge 13 settembre 2012 n.158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute) ha introdotto meccanismi correttivi dell’organizzazione sanitaria esistente, incidendo sulla rete ospedaliera e sulla rete sanitaria territoriale, rivedendo le modalità di effettuazione delle procedure concorsuali per il personale sanitario.
Sostenibilità, ammodernamento e trasparenza
In particolare, con la nuova formulazione, si stabilisce che:
“Lo Stato assicura l’equilibrio tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle fasi avverse e delle fasi favorevoli del ciclo economico. Il ricorso all’indebitamento è consentito solo al fine di considerare gli effetti del ciclo economico e, previa autorizzazione delle Camere adottata a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti, al verificarsi di eventi eccezionali”.
L’adesione ai principi del Trattato significava inevitabilmente una contrazione della spesa pubblica, che incideva altrettanto inevitabilmente sul sistema sanitario, che a fronte di nuovi impegni sul fronte di innovazione e ricerca scientifica, doveva trovare in sé le risorse per continuare a mantenere saldi i principi della prima riforma, obiettivo centrale ed irrinunciabile del ministro Balduzzi, già coautore della terza riforma sanitaria, la riforma Bindi. Infatti, l’ultima significativa azione di un Governo della Repubblica sul sistema sanitario è stata condotta dal Governo Monti ed in particolare dal suo Ministro Balduzzi che con la legge 8 novembre 2012 n.189 (Conversione in legge del Decreto legge 13 settembre 2012 n.158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del paese mediante un più alto livello di tutela della salute) ha introdotto meccanismi correttivi dell’organizzazione sanitaria esistente, incidendo sulla rete ospedaliera e sulla rete sanitaria territoriale, rivedendo le modalità di effettuazione delle procedure concorsuali per il personale sanitario.
Sostenibilità, ammodernamento e trasparenza
Il filo conduttore dell’azione di Governo è sintetizzabile in tre obiettivi: sostenibilità, ammodernamento e trasparenza, con lo scopo evidente di garantire, attraverso una razionalizzazione del sistema, il mantenimento dei principi di solidarietà ed universalità dello stesso, in un quadro economico complessivo finalizzato al miglioramento dei conti pubblici.
Il percorso fin qui tracciato sottolinea come modificazioni del sistema sanitario ed evoluzione del sistema pubblico in generale vadano di pari passo, a conferma della centralità della salute, come bisogno primario della vita dell’uomo e la tutela dello stesso come fondamentale diritto dell’individuo, che come tale deve trovare la risposta nel sistema più avanzato e più innovativo del complesso dei servizi pubblici.
Posted on: 2020/07/27, by : admin
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