Lettera aperta a Matteo Renzi: “Sul Ddl Zan evitiamo acrobazie parlamentari”

di Daniele Viotti |

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Nel corso degli anni mi sono opposto pubblicamente, limpidamente e, direi, lealmente a Matteo Renzi nelle sedi di partito contestando sempre nel merito le posizioni e le impostazioni politiche. Altrettanto lealmente e pubblicamente ho però sempre difeso due aspetti importanti dell’azione politica dell’ex premier. Il suo approccio alle politiche europee, anche nei momenti di scontro più duro, e il risultato sulle unioni civili, perché in quella condizione e con quel panorama parlamentare sono assolutamente convinto che non si potesse ottenere di più. E la ferita del mancato riconoscimento della stepchild adoption (l’adozione di minori da parte di coppie omosessuali) è stato un prezzo carissimo che si è dovuto pagare. Ma appunto erano altri tempi, altre condizioni parlamentari e altri ruoli. E soprattutto era un’altra legge.

Oggi, nelle prossime settimane, è in corso la discussione su una legge che ha già avuto dibattiti, discussioni e mediazioni. Il cosiddetto ddl Zan è appeso a un filo come tutte le leggi che dividono non solo i partiti, ma anche le persone sui valori e sui principi, come lo furono le leggi sul divorzio e sull’aborto. È dunque una legge che non può raccogliere il voto positivo di tutte le parti politiche. Di chi partecipa ai Pride e di chi va alle manifestazioni del Popolo della Famiglia. Che mediazione si può pensare di ottenere con chi offende, deride, mistifica, ostacola e racconta bugie su quella stessa legge?

Dice Matteo Renzi che i numeri sono risicati, che la legge è a rischio. La pensa allo stesso modo Monsieur de La Palice, e più modestamente anche noi la pensiamo così. Ma per allargare la base dei senatori favorevoli forse, piuttosto che cercare improbabili accordi con la Lega di Pillon e Ostellari, vale la pena di cercare di allargare il consenso tra quei senatori liberali e realmente moderati. Usi, Matteo Renzi, il suo carisma, il potere che gli deriva dall’essere stato presidente del consiglio, la sua influenza, il suo tempo e le sue fatiche per convincere i moderati e i liberali di FI a votare a favore di una legge di civiltà. Fermi Faraone, fermi lo stillicidio di dichiarazioni che attaccano la legge, non cerchi impossibili accordi con chi parla di teorie gender e usa argomenti falsi e inesistenti. C’è una legge, costruita, mediata e votata alla Camera con il contributo anche di Italia Viva, si prosegua su quella strada e se veramente vuole dare un contributo ai “ragazzi che soffrono” approvi questa legge. Si sforzi e usi tutte le sue energie per far votare questa legge. frase




Posted on: 2021/07/14, by :