Migranti: 15 mila soldati polacchi alla frontiera con la Bielorussia

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Non ci sono venti di guerra, ma sale – certamente nei numeri – la tensione alla frontiera tra Polonia e Bielorussia per la pressione dei migranti che cercano di andare in Germania o in altri stati dell’Unione Europea. Il governo polacco ha dispiegato infatti circa 15 mila militari. Una forza di contrasto notevole che ha immediatamente arrestato e deportato tutti i clandestini entrati in Polonia, alcuni dei quali feriti.

Ieri, secondo fonti di agenzia polacche, notizie rilanciate successivamente attraverso il web da alcuni filmati, due grandi gruppi di migranti sono riusciti a sfondare la recensione di confine. La prova muscolare di Varsavia agisce su un doppio pedale politico: da una parte, l’esercito affluito con grosse unità al confine mostra l’indisponibilità a cedere alle richieste del dittatore della Bielorussia Alexander Lukashenko, il cui paese è stato ripetutamente sanzionato da Bruxelles; dall’altra il governo del premier Mateusz Morawiecki punta però a sfibrare l’Unione Europea che ha negato di finanziare la Polonia per la costruzione di un muro al confine con la Bielorussia. In questo gioco di mosse e contromosse sulla condizione di disperati altri attori politici aspettano il momento propizio per inserirsi nella contesa: su tutti il presidente russo Vladimir Putin, sponsor storico di Lukashenko e interessato ad indebolire l’Unione Europea.




Posted on: 2021/11/10, by :