Missili puntati nuovamente su Kharkiv – Londra: “pronti a combattere”

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Nuovo allarme in Ucraina. Secondo fonti vicine al ministero dell’Interno di Kiev, si profila un ritorno delle forze armate russe su Kharkiv, nel nord-est del Paese, pronte a riprendere i bombardamenti della seconda città più popolosa dell’Ucraina. E ciò non farebbe che accreditare le ragioni delle continue richieste di armi da parte del presidente Zelensky per ricacciare indietro l’invasione russa.

Peraltro, sull’argomento è ritornato il segretario della Nato. In un’intervista al quotidiano tedesco “Bild”, Jens Stoltenberg ha ribadito la necessità di sostenere l’Ucraina, anche se i costi sono elevati, sia per i continui rifornimenti di armi pesanti e leggere, sia per l’aumento del costo della vita che si registra nei Paesi occidentali. Ma per Stoltenberg la guerra contro gli invasori russi esige tali sacrifici perché potrebbe durare anni e di conseguenza si deve essere preparati all’evento.

L’opinione del Capo di Stato maggiore britannico

La posizione del segretario generale della Nato sarebbe condivisa dal nuovo Capo di Stato maggiore dell’esercito britannico, Sir Patrick Sanders, che si è dichiarato convinto che le truppe di sua Maestà britannica debbano prepararsi a combattere ancora una volta in Europa. Un pensiero accompagnato da frasi inequivocabili in una lettera inviata ai militari di tutti i gradi, e arrivata ai media, in cui si afferma esplicitamente “l’imperativo categorico di forgiare un esercito in grado di sconfiggere la Russia in battaglia”(in https://europa.today.it/attualita/esercito-britannico-combattere-europa.html) che suonano come una vera e propria dichiarazione di guerra del Regno Unito al Cremlino e sintetizzano l’orizzonte strategico su cui si prepara ad agire i vertici militari britannici: “Ora è imperativo forgiare un esercito in grado di combattere al fianco dei nostri alleati e sconfiggere la Russia”.

A completare il quadro che indica un ulteriore surriscaldamento dei toni di Londra contro Mosca, vi sono due elementi strettamente interconnessi. In primo luogo, a dare credito alle frasi di Sir Patrick Sanders, è intervenuto direttamente Downing Street 10: il premier britannico Boris Johnson, infatti, ha invitato l’Occidente ad accettare l’ipotesi di un conflitto lungo e doloroso tra Ucraina e Russia e di conseguenza a condividere anche l’inevitabile sacrificio di aiutare Kiev per anni.

In parallelo, l’intelligence britannica ha diffuso notizie di una crisi in seno all’esercito russo, psicologicamente frastornato e demotivato dalle pesanti perdite, con il morale in caduta libera. Una situazione che avrebbe visto più casi di diserzione e di tensione, con il rifiuto della truppa di eseguire ordini degli ufficiali. Da Lugansk è stato poi diffuso un filmato di soldati russi catturati (pubblichiamo alcuni fotogrammi) dall’esercito ucraino, non esente come quello russo, sempre secondo i servizi segreti britannici, da numerosi casi di diserzione.




Posted on: 2022/06/19, by :