Osservazione e proposte dal Convegno sul 45° del Comitato Resistenza e Costituzione
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Un’eredità da conservare, tutelare, difendere e sviluppare in una fase storica controversa come l’attuale, in cui gli estremismi di forze eguali e contrarie, espressione di minoranze frastagliate, ma saldate dall’idea del complottismo, sono ritornati a prevaricare la libertà della popolazione con gravi riverberi sulla salute dei cittadini in tempo di pandemia.
È l’immagine del “Comitato Resistenza e Costituzione” del Consiglio regionale del Piemonte che si è affacciata al convegno di lunedì scorso al Polo del ‘900.
Organizzato dalla Porta di Vetro, in collaborazione con la Fondazione Gramsci e il Polo del ‘900, con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, l’incontro ha reso omaggio ai 45 anni del Comitato1. Una lunga storia cominciata nel 1976, quando apparve evidente che il terrorismo si stringeva a tenaglia sul Paese. Fu un tentativo di soffocare la nostra democrazia, unendo la Strategia della tensione di marca fascista, che aveva piazzato bombe sui treni e nelle piazze, alla violenza di sinistra, che di lì a pochi mesi sarebbe sfociata in attentati, ferimenti, omicidi con una crescita esponenziale. Un passato che è stato letto anche con le lenti della memoria puntate su Dino Sanlorenzo.
Padre costituente della Regione, presidente del Consiglio regionale del 1975 al 1980, morto nel dicembre del 2020, Sanlorenzo fu l’anima e il propugnatore del Comitato con la sua capacità di innovazione, la sua determinazione e il suo carisma. Doti di una personalità forte sostenuta da una statura politica piantata su esperienza e cultura, doti messe al servizio della comunità, come hanno ripetutamente sottolineato i relatori (nella foto in alto, Maria Rovero a destra e Dunia Astrologa), ricordando le molteplici iniziative da lui promosse, nel quadro di un equilibrio istituzionale vero e non di facciata, che dava voce e spazio in modo imparziale alla maggioranza e alle minoranze del Consiglio.
Dal Convegno è emerso anche un altro elemento non marginale, né secondario del Comitato, che si interseca direttamente con le iniziative istituzionali e con gli sforzi delle associazioni che ne fanno parte: il Comitato Resistenza e Costituzione è un valore importante nella storia del Piemonte, ma deve ritrovare un punto di sintesi e un grado di operatività concreto al presente per assicurarsi una prospettiva futura. In caso contrario, rimarrà soltanto sterile storia. _______
Organizzato dalla Porta di Vetro, in collaborazione con la Fondazione Gramsci e il Polo del ‘900, con il sostegno del Consiglio regionale del Piemonte, l’incontro ha reso omaggio ai 45 anni del Comitato1. Una lunga storia cominciata nel 1976, quando apparve evidente che il terrorismo si stringeva a tenaglia sul Paese. Fu un tentativo di soffocare la nostra democrazia, unendo la Strategia della tensione di marca fascista, che aveva piazzato bombe sui treni e nelle piazze, alla violenza di sinistra, che di lì a pochi mesi sarebbe sfociata in attentati, ferimenti, omicidi con una crescita esponenziale. Un passato che è stato letto anche con le lenti della memoria puntate su Dino Sanlorenzo.
Padre costituente della Regione, presidente del Consiglio regionale del 1975 al 1980, morto nel dicembre del 2020, Sanlorenzo fu l’anima e il propugnatore del Comitato con la sua capacità di innovazione, la sua determinazione e il suo carisma. Doti di una personalità forte sostenuta da una statura politica piantata su esperienza e cultura, doti messe al servizio della comunità, come hanno ripetutamente sottolineato i relatori (nella foto in alto, Maria Rovero a destra e Dunia Astrologa), ricordando le molteplici iniziative da lui promosse, nel quadro di un equilibrio istituzionale vero e non di facciata, che dava voce e spazio in modo imparziale alla maggioranza e alle minoranze del Consiglio.
Dal Convegno è emerso anche un altro elemento non marginale, né secondario del Comitato, che si interseca direttamente con le iniziative istituzionali e con gli sforzi delle associazioni che ne fanno parte: il Comitato Resistenza e Costituzione è un valore importante nella storia del Piemonte, ma deve ritrovare un punto di sintesi e un grado di operatività concreto al presente per assicurarsi una prospettiva futura. In caso contrario, rimarrà soltanto sterile storia. _______
1https://www.laportadivetro.org/wp-content/uploads/2021/11/docs_model-1.pdf
Nel pomeriggio del 23 novembre il Convegno sarà riproposto a Novara presso il Castello. Dino Sanlorenzo, infatti, trascorse oltre dieci anni a Novara per il suo lavoro politico di dirigente del Pci.
Posted on: 2021/11/10, by : admin
Nel pomeriggio del 23 novembre il Convegno sarà riproposto a Novara presso il Castello. Dino Sanlorenzo, infatti, trascorse oltre dieci anni a Novara per il suo lavoro politico di dirigente del Pci.
Posted on: 2021/11/10, by : admin