Punture di spillo: ma quanto contano i prezzi?
a cura di Pietro Terna|
|“Ma quanto contano i prezzi”? “Contano, contano, toccano il portafoglio”!Il dialogo immaginario è di attualità: luce, gas, materie prime, noli marittimi, microprocessori, tutti alle stelle. Che cosa è successo? Che dopo una fermata violenta con il blocco delle attività produttive per fermare il contagio, è arrivato il rimbalzo e la domanda è ritornata a crescere, anche molto rapidamente.
Non sapevamo che sarebbe successo? Lo sapevamo, ma è come non lo avessimo saputo, perché in economia lo scenario prevalente, che fa da sfondo a tantissime decisioni, è che tutto prosegua come è. Negli anni Settanta dello scorso secolo nessuno avrebbe scommesso sulla fine dell’inflazione, all’inizio del secolo chi mai avrebbe considerato l’idea di tassi di interesse negativi e ora chi si è preparato per una ripresa accelerata? Qualcuno sì! L’industria italiana, con saggio coraggio, non si è fatta trovare scoperta di fronte alla ripresa delle esportazioni, ma ora tutti stiamo subendo la carenza di forniture e l’esplosione dei prezzi. Tra l’altro, la grande liquidità aiuta chi vuol speculare sul loro aumento, ritardando le vendite.I prezzi non rappresentano però solo segnali che subiamo: possono anche essere strumenti per la politica.Quanto spesso leggiamo frasi che invocano la transizione verde, la crescita delle attività che salvaguardino l’ambiente o che non contribuiscono al cambiamento climatico. Tutte analisi molto importanti, ma per trasformarle in realtà produttive che creino occupazione, occorrono risorse da impiegare, prevalentemente tratte dalla fiscalità generale.
Una soluzione è ridurre significativamente la spesa per la difesa e impiegarla in quella direzione, iniziando dall’Europa, che ha contemporaneamente un apparato militare costoso e poco efficiente, per la sua eterogeneità. La soluzione più forte però è un’altra: tassare, con l’IVA, i consumi non prioritari e destinare il gettito alle nuove produzioni. Con il tabacco ha funzionato per tantissimi anni, sino a che la consapevolezza dei danni del fumo si è finalmente diffusa.
Posted on: 2021/10/07, by : admin