Punture di spillo: Musk versus Biden, quando i ricchi si chiedono perché pagare le tasse
a cura di Pietro Terna|
|Elon Musk – la cui azienda automobilistica Tesla, per via della quotazione di borsa, vale al momento più del totale delle altre aziende automobilistiche nel mondo, anche se il suo contributo alla produzione complessiva di auto è ancora del tutto marginale – accusa Biden di costringerlo a vendere il 10% delle sue azioni1. Che cosa è successo? Che il presidente degli Stati Uniti ha messo finalmente in moto, vincendo le complesse e anche contraddittorie resistenze del Congresso, un meccanismo di spesa pari a 1,2 trilioni di dollari2e ha indicato con chiarezza che i ricchi devono dare un contributo significativo alla copertura di quella spesa, concorrendo alla risposta necessaria per superare la crisi prodotta dalla pandemia.
Musk, con una mossa a sorpresa un po’ sconsiderata, ha chiesto via Twitter3 se deve vendere il 10% delle sue azioni Tesla per pagare il conto che Biden gli impone; il 58% dei 3,8 milioni di rispondenti ha detto sì e lui ha risposto che lo farà; di conseguenza, il valore delle azioni Tesla è caduto del 5% in una sola giornata di borsa. Al confronto, il casinò è una istituzione di alto livello spirituale.
Il premio Nobel dell’economia Krugman ha scritto sul New York Times4: “Elon Musk non pensa che i visionari come lui debbano pagare le tasse come i comuni mortali. Dopo tutto, perché consegnare i suoi soldi a burocrati ottusi? Li sperpererebbero solo in azioni futili come… il salvataggio di Tesla in un momento cruciale del suo sviluppo. Musk ha gli occhi rivolti a cose più importanti, come portare l’umanità su Marte per ‘preservare la luce della mente’. I miliardari, vedete, tendono ad essere circondati da persone che dicono loro quanto sono meravigliosi e non li avvertirebbero mai e poi mai quando si stanno rendendo ridicoli”.
Forse la SEC5, l’autorità che governa la borsa valori degli Stati Uniti, avrà qualcosa da osservare, come accadde quando Musk annunciò che avrebbe ritirato la Tesla dalla quotazione, salvo cambiare idea dopo pochi giorni. Gli Stati Uniti saranno pure la patria della deregolamentazione, almeno sulla carta, ma in ogni caso le manovre sul mercato azionario non sono così gradite. Un’altra notizia6 è molto imbarazzante per Elon Musk: suo fratello Kimbal, che siede nel consiglio di amministrazione della Tesla, ha venduto 88.500 azioni dell’azienda il 5 novembre, incassando 109 milioni, prima del sondaggio su Twitter.
La “ruggine” tra Musk e Biden non è una novità. Del resto tutti i grandi complessi – non solo Musk con Tesla, SpaceX, PayPal, DeepMind, Boring e le avventure con le crittovalute – ma Amazon, Facebook/Meta, Apple, Google stanno assumendo caratteristiche imperiali7che rendono la dimensione di Stati Uniti e Europa sempre meno significative. Solo la Cina, che a tutti gli effetti è a sua volta un impero, si confronta a pari livello con loro. Tutto ciò ci riguarda così da vicino da giustificare questo pezzetto, andando oltre al folklore della vicenda? Come consumatori e risparmiatori, sì; ma anche come soggetti politici, come elettori.
Consumatori: le big tech sono particolarmente influenti sui mercati tramite prezzi, quantità e soprattutto meccanismi pubblicitari, utilizzando i microdati raccolti registrando i nostri comportamenti8.
Risparmiatori: la bolla tecnologica, come sopravalutazione delle quotazioni delle big tech, ricorda, aumentata, quella “esplosa” nel 2000; ora qualcuno dice che le barriere di sicurezza intorno ai mercati azionari sono molto più solide di allora, ma anche la dimensione è enormemente più grande. Le conseguenze di un crollo delle borse, probabilmente accompagnato da quello delle crittovalute, sono inimmaginabili.
Soggetti politici, come elettori: l’influenza dei nuovi meccanismi sul voto è molto rilevante (si pensi anche solo alla “bestia” di Salvini) e sappiano che la neutralità delle big tech è solo un atto volontaristico, difficile da verificare.
Tanti problemi, ma intanto come fa il povero Elon, perseguitato dal cattivo Joe, a pagare le tasse? Fosse mai che avesse incontrato il presidente Eisenhower, con le sue tassazioni alle stelle! In ogni caso, si è pronti ad aprire una colletta a suo favore: cercare la cassetta delle “offerte per poveri trilionari” nel metaverso9. _______
1https://www.npr.org/2021/11/08/1053511530/elon-musk-twitter-poll-tesla?t=1636404560359
2https://www.washingtonpost.com/business/2021/08/10/senate-infrastructure-bill-what-is-in-it/
3https://www.dw.com/en/twitter-users-push-elon-musk-to-sell-10-of-tesla-shares/a-59750343
4New York Times, On Elon Musk and the Dangerous Power of Insecure Billionaires, 2.11.21 https://www.nytimes.com/2021/11/02/opinion/tax-elon-musk-billionaire.html?searchResultPosition=3
5https://www.sec.gov
6https://www.ilsole24ore.com/art/tesla-paga-caro-tweet-musk-persi-200-miliardi-ma-fratello-kimbal-ha-venduto-109-milioni-prima-AEOrG0v
7https://www.laportadivetro.org/punture-di-spillo-facebook-meta-un-impero-che-scricchiola/
8Si veda ad esempio https://www.centroeinaudi.it/osservatorio-dei-cybermercati.html
9https://www.laportadivetro.org/punture-di-spillo-facebook-meta-un-impero-che-scricchiola/
Posted on: 2021/11/11, by : admin