Putin è alle porte di Kiev

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Nella notte si è intensificata con attacchi missilistici sulla capitale ucraina la pressione militare russa; sono stati colpiti alcuni edifici residenziali. L’Armata rossa è alle porte di Kiev. Con il suo blitzkrieg è penetrata nei sobborghi e ora si prepara all’assalto definitivo per la conquista della capitale, secondo le direttive dei generali, una strategia militare che si coniuga a quella politica di Putin che si vuole sedere al tavolo delle trattative da una posizione di forza. Ma il presidente russo deve piegare rapidamente gli ucraini. Che resistono. Nella notte, l’esercito dell’Ucraina ha distrutto il ponte per Kiev vicino a Romanivka al fine di rallentare i russi nella loro marcia verso la conquista della capitale. Da un altro versante, è stato colpito l’aeroporto militare di Millerovo, nella regione di Rostov, in Russia. Intanto a Kiev continuano a suonare le sirene antiaeree e il presidente ucraino Zelensky ha firmato un ordine di mobilitazione generale della riserva.
Ieri sera ci sono state manifestazioni a Mosca contro “la guerra di Putin” e non del popolo russo (così dicevano gli slogan), con un migliaia di arresti, secondo fonti locali. Dalle analisi dell’agenzia americana Bloomberg, gli oligarchi russi avrebbero perso, solo nel primo giorno di combattimenti, oltre 39 miliardi di dollari. L’opposizione si nutre della speranza di un sostegno da parte degli oligarchi per far allentare la pressione. Ma è una utopia. Gli oligarchi devono molto più a Putin che agli oppositori. Del resto, quando si è a un passo dalla vittoria, è quasi impossibile scendere dal carro dei vincitori sul quale si è comodamente viaggiato per decenni…, arricchendosi.




Posted on: 2022/02/25, by :