Riflettiamo su “Democrazia, condorsismo e partecipazione popolare”
di Andrea Surbone|
| La crisi della democrazia è il classico cane che si morde la coda: da una parte la tendenza oligarchica e dall’altra la disaffezione popolare; due elementi che si nutrono a vicenda e che confluiscono in un’unica vulgata: democrazia e stabilità sono un ossimoro. La tendenza oligarchica produce politici di valore sempre più esiguo e sempre più fedele espressione del “Capo”; politici, quindi, lontani dai propri elettori. La disaffezione popolare percepisce ciò e pone il popolo, ancor prima d’essere elettorato, in una posizione lontana, separata.
L’esito è una società che, mentre richiede altissime professionalità necessarie a districarsi nella complessità contemporanea, riempie i Parlamenti – da quello nazionale ai vari locali – perlopiù di figure opache, e dunque succube d’una oligarchia sottotraccia. Per interrompere, allora, il girotondo del cane bisogna intervenire su entrambi i fronti così come sull’atteggiamento complessivo della società verso la Politica; immaginando anche percorsi diversi e soluzioni alternative il cui fine sia la ricomposizione della lacerante frattura fra la politica e il popolo. In altri termini, il cui fine sia la perentoria riaffermazione della Democrazia.
Su questo tema si discuterà una proposta “dal basso”* che unisce stabilità e rappresentanza: basata sul proporzionale e la partecipazione popolare tramite un coinvolgimento all’insegna della responsabilità, sia della politica sia dei cittadini tutti. E verrà illustrato il Condorsismo – neologismo per definire l’applicazione del Metodo di Condorcet -, capace di riunire Democrazia e stabilità, favorendo in tal modo la piena rappresentanza, pilastro senza il quale non si riesce a ridurre – fin quasi a farla sparire – la disaffezione popolare. Percorsi diversi e soluzioni alternative, dunque; e che in quanto tali possono anche generare avversità. Tuttavia, contribuire al dibattito con un pensiero diverso rimane sempre un’azione utile e necessaria.
*L’incontro su “Democrazia, condorsismo e partecipazione popolare”, una proposta istituzionale si svolgerà on line giovedì 13 maggio alle ore 18.30 e potrà essere seguita sulla pagina Facebook di ISMEL, @istitutoismel.
Posted on: 2021/05/12, by : admin
L’esito è una società che, mentre richiede altissime professionalità necessarie a districarsi nella complessità contemporanea, riempie i Parlamenti – da quello nazionale ai vari locali – perlopiù di figure opache, e dunque succube d’una oligarchia sottotraccia. Per interrompere, allora, il girotondo del cane bisogna intervenire su entrambi i fronti così come sull’atteggiamento complessivo della società verso la Politica; immaginando anche percorsi diversi e soluzioni alternative il cui fine sia la ricomposizione della lacerante frattura fra la politica e il popolo. In altri termini, il cui fine sia la perentoria riaffermazione della Democrazia.
Su questo tema si discuterà una proposta “dal basso”* che unisce stabilità e rappresentanza: basata sul proporzionale e la partecipazione popolare tramite un coinvolgimento all’insegna della responsabilità, sia della politica sia dei cittadini tutti. E verrà illustrato il Condorsismo – neologismo per definire l’applicazione del Metodo di Condorcet -, capace di riunire Democrazia e stabilità, favorendo in tal modo la piena rappresentanza, pilastro senza il quale non si riesce a ridurre – fin quasi a farla sparire – la disaffezione popolare. Percorsi diversi e soluzioni alternative, dunque; e che in quanto tali possono anche generare avversità. Tuttavia, contribuire al dibattito con un pensiero diverso rimane sempre un’azione utile e necessaria.
*L’incontro su “Democrazia, condorsismo e partecipazione popolare”, una proposta istituzionale si svolgerà on line giovedì 13 maggio alle ore 18.30 e potrà essere seguita sulla pagina Facebook di ISMEL, @istitutoismel.
Posted on: 2021/05/12, by : admin