San Luigi di Orbassano: l’Alzheimer si cura anche con la Pet Therapy
di Germana Zollesi|
|Sono stati avviati all’interno dell’ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano una serie di incontri di pet teraphy a sostegno delle persone affette da malattie degenerative, in particolare a pazienti con demenza di Alzheimer. Si tratta di un’attività che stimolerà i livelli cognitivi ed emotivi del paziente e permetterà di aprire nuovi scenari sui rapporti tra sanità e società (mondi che si devono confrontare per ricercare tutte le possibili sinergie).
Il direttore del Reparto di Geriatria del San Luigi, il dott. Fausto Fantò, la dott.ssa Katia Olocco e l’Associazione A Dog for Therapy e l’Associazione La Luna di Elsa, insieme a Liuba, un simpatico barboncino, e a Fido un vivace cocker, hanno dato avvio ad un’esperienza unica nel suo genere: portare la pet teraphy dentro gli ospedali. Logica conseguenza di quando si riesce a ottenere significativi risultati in termini di miglioramento nella cura dei pazienti.
Malattie degenerative e coinvolgimento dei pazienti
Il direttore del Reparto di Geriatria del San Luigi, il dott. Fausto Fantò, la dott.ssa Katia Olocco e l’Associazione A Dog for Therapy e l’Associazione La Luna di Elsa, insieme a Liuba, un simpatico barboncino, e a Fido un vivace cocker, hanno dato avvio ad un’esperienza unica nel suo genere: portare la pet teraphy dentro gli ospedali. Logica conseguenza di quando si riesce a ottenere significativi risultati in termini di miglioramento nella cura dei pazienti.
Malattie degenerative e coinvolgimento dei pazienti
Il lockdown ha isolato molti pazienti aggravando le loro condizioni di salute per cui risulta quanto mai utile riprendere in considerazione i possibili interventi a loro supporto. I pazienti affetti da malattie degenerative, e in particolare coloro che sono colpiti da demenza di Alzheimer, affermano i medici, nonché chi di loro si prende cura (caregivers), presentano una serie di problemi che vanno analizzati complessivamente per poter effettuare interventi efficaci.
Ancora. Solo con il coinvolgimento diretto del paziente e dell’assistito si può pensare a un percorso di cura completo e per raggiungere detto coinvolgimento, l’interazione con gli animali presenta un valore di indubbia utilità, come dimostra una consolidata letteratura scientifica sviluppatasi a partire dagli anni Ottanta.
Le esperienze realizzate in più parti del mondo occidentale hanno evidenziato come la terapia con l’animale riduca, nei pazienti con demenza, i disturbi comportamentali (ansia, insonnia, wandering, agitazione, aggressività, ecc.) che sono i principali responsabili sia dei ricoveri ospedalieri che nelle RSA (Residenze sanitarie-Assistenziali) e che compromettono la qualità della vita dei pazienti stessi.
I potenziali risparmi per il SSN
Ancora. Solo con il coinvolgimento diretto del paziente e dell’assistito si può pensare a un percorso di cura completo e per raggiungere detto coinvolgimento, l’interazione con gli animali presenta un valore di indubbia utilità, come dimostra una consolidata letteratura scientifica sviluppatasi a partire dagli anni Ottanta.
Le esperienze realizzate in più parti del mondo occidentale hanno evidenziato come la terapia con l’animale riduca, nei pazienti con demenza, i disturbi comportamentali (ansia, insonnia, wandering, agitazione, aggressività, ecc.) che sono i principali responsabili sia dei ricoveri ospedalieri che nelle RSA (Residenze sanitarie-Assistenziali) e che compromettono la qualità della vita dei pazienti stessi.
I potenziali risparmi per il SSN
Secondo il dottor Fantò, gli animali intervengono per modulare l’aggressività e l’agitazione e nel migliorare i rapporti con i famigliari o con gli operatori quando sono ricoverati. A ciò si aggiunge la constatazione che la cura degli animali domestici permetterebbe al nostro SSN di risparmiare (in termini di minor ricorso a forme di ricovero) fino a 4 miliardi di Euro, se sviluppata in forme appropriate e razionali. Si tratta di una co-terapia che associata alla terapia tradizionale riduce i sintomi ed in particolare i disturbi del comportamento che impattano sulla salute di chi si prende cura.
Il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (C.D.C.D.) del San Luigi da anni porta avanti attività e iniziative non solo rivolte al paziente, ma anche a chi si prende cura per l’intera giornata del malato, con un carico assistenziale/emotivo causa di numerose patologie sia psichiche che fisiche. Il corso pilota che si svolge presso la sede della Biblioteca all’interno dell’AOU San Luigi si è potuto realizzare grazie alla collaborazione delle due associazioni sopra citate.
Posted on: 2022/06/24, by : admin
Il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (C.D.C.D.) del San Luigi da anni porta avanti attività e iniziative non solo rivolte al paziente, ma anche a chi si prende cura per l’intera giornata del malato, con un carico assistenziale/emotivo causa di numerose patologie sia psichiche che fisiche. Il corso pilota che si svolge presso la sede della Biblioteca all’interno dell’AOU San Luigi si è potuto realizzare grazie alla collaborazione delle due associazioni sopra citate.
Posted on: 2022/06/24, by : admin