Stasera a Chivasso “La città ne parla… di mafie”

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Quarto appuntamento stasera, 9 maggio, al Teatrino Civico di Chivasso in piazza Carlo Alberto dalla Chiesa per il Festival della Legalità, organizzato dalla Libera Università della Legalità (media partner La Nuova Periferia). Sul palco alle 21 saliranno gli studenti del Liceo Newton e della scuola media di Chivasso, che nelle settimane scorse hanno visitato Capaci, in provincia di Palermo, luogo in cui il 23 maggio del 1992 avvenne l’attentato di cui furono vittime il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo, gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, e feriti altre 23 persone fra le quali gli Paolo Capuzza, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza.

Gli studenti presenteranno un video sulla loro esperienza, preludio al dibattito, condotto da Michele Ruggiero, che si muoverà da un titolo coinvolgente: “La città ne parla… di mafie”. Al microfono si alterneranno insegnanti, impiegati, imprenditori, dirigenti di istituzioni pubbliche, cittadini comuni che dai loro osservatori racconteranno Chivasso, la città attraversata un decennio fa dallo tsunami dell’inchiesta giudiziaria “Minotauro” che scoperchiò un grosso contenitore di illeciti, complicità, collusioni, prepotenze, violenze mafiose e fece traballare la sicurezza di una comunità intera.

Nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2011, l’operazione dalla procura di Torino portò a 142 arresti in Piemonte, Lombardia, Liguria e Calabria e a individuare ramificazione della ‘ndrangheta in Piemonte, con otto clan attivi su Torino e sei paesi dell’hinterland: Cuorgné, Volpiano, Rivoli, San Giusto Canavese, Chivasso, Moncalieri. Dieci anni dopo, la Corte di Cassazione ha reso definitive le condanne superiori a tre anni di carcere.

Tuttavia, la recente pubblicazione della Relazione della Direzione Investigativa Antimafia presentata al Parlamento italiano rileva quanto sia tuttora preoccupante il livello di penetrazione malavitosa sul territorio piemontese e nello specifico chivassese.

Il Festival della Legalità si è aperto il 30 aprile con la Compagnia Teatro delle Albe di Ravenna che ha proposto lo spettacolo teatrale “Slot Machine” dedicato al tema del gioco d’azzardo, cui sono seguiti gli incontri del 2 maggio con Giuseppe Legato1, giornalista de La Stampa, e di giovedì scorso, 5 maggio, con Gian Carlo Caselli2che ha presentato il suo libro “La giustizia conviene”, scritto a quattro mani con Guido Lo Forte, già procuratore aggiunto presso la Procura di Palermo.

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