Un libro per voi: “Enrico Berlinguer, l’ultimo leader”
di Marco Travaglini|
|“Enrico Berlinguer. L’Ultimo leader”, è un interessante e documentato volume edito da Biblioteca Sae, che si può acquistare in edicola. Curato da Giovanni Gelsomino e Gianni Giovannetti e corredato da molte immagini sulla vita pubblica e privata dell’indimenticato segretario del Pci, questo libro-rievocazione regala al lettore attraverso interviste e contributi (che ne testimoniano, tra l’altro, l’orgoglioso legame con le sue origini e la terra sarda) un ulteriore contributo alla definizione del profilo di uno degli uomini politici più amati e rimpianti della recente storia italiana, a cent’anni dalla nascita.
Nelle parole della figlia Bianca, Gavino Angius, Enrico Letta, Beppe Pisanu, Bersani e Veltroni, Luigi Pintor, Alfredo Reichlin e tanti altri che lo conobbero e frequentarono, si compone un quadro d’insieme dove l’analisi e la riflessione politica si intrecciano con i ricordi di Berlinguer e del suo rapporto con la famiglia, gli amici, la sua terra natale, le estati a Stintino e le sue passioni come la barca a vela.
Enzo Biagi scrisse che gli piaceva perché “era un uomo di parola e nel mondo politico che n’erano pochi così”. Un innovatore, spesso anche scomodo, protagonista del suo tempo in Italia e sulla scena internazionale, dotato del talento di saper guardare lontano, senza timore di rompere gli schemi pur rimanendo fedele ai suoi ideali e coltivando un umanesimo etico che ancora oggi anima la dignità della politica. Quella, per intenderci, che gli fece esprimere la convinzione che “il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”.
Il libro, attraverso parole e immagini, restituisce un Enrico Berlinguer inedito, con il suo sguardo di padre, i ricordi privati, gli svaghi fino alle grandi battaglie politiche. Ne L’Ultimo leader si ripercorrono le scelte di un “comunista di lotta e di governo” il cui pensiero, come lo definiscono i curatori del libro, “è oggi più che mai attuale. La questione morale è una grande questione politica, indispensabile per trasformare la società italiana”.
Come scrive Salvatore Cherchi, l’ultimo segretario regionale del Pci in Sardegna, “quando i sentimenti sopravvivono, forti e intatti, ai decenni trascorsi dalla sua morte, è perché si alimentano da un deposito di buone memorie”. Le memorie di un uomo che nel 1975 disse che l’utopia era un governo globale democratico senza nazionalismi. Un’affermazione terribilmente attuale che, senza indulgere in nostalgie, fa avvertire ancor più dolorosa la mancanza di leader politici di quello spessore.
Posted on: 2022/06/28, by : admin
Nelle parole della figlia Bianca, Gavino Angius, Enrico Letta, Beppe Pisanu, Bersani e Veltroni, Luigi Pintor, Alfredo Reichlin e tanti altri che lo conobbero e frequentarono, si compone un quadro d’insieme dove l’analisi e la riflessione politica si intrecciano con i ricordi di Berlinguer e del suo rapporto con la famiglia, gli amici, la sua terra natale, le estati a Stintino e le sue passioni come la barca a vela.
Enzo Biagi scrisse che gli piaceva perché “era un uomo di parola e nel mondo politico che n’erano pochi così”. Un innovatore, spesso anche scomodo, protagonista del suo tempo in Italia e sulla scena internazionale, dotato del talento di saper guardare lontano, senza timore di rompere gli schemi pur rimanendo fedele ai suoi ideali e coltivando un umanesimo etico che ancora oggi anima la dignità della politica. Quella, per intenderci, che gli fece esprimere la convinzione che “il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”.
Il libro, attraverso parole e immagini, restituisce un Enrico Berlinguer inedito, con il suo sguardo di padre, i ricordi privati, gli svaghi fino alle grandi battaglie politiche. Ne L’Ultimo leader si ripercorrono le scelte di un “comunista di lotta e di governo” il cui pensiero, come lo definiscono i curatori del libro, “è oggi più che mai attuale. La questione morale è una grande questione politica, indispensabile per trasformare la società italiana”.
Come scrive Salvatore Cherchi, l’ultimo segretario regionale del Pci in Sardegna, “quando i sentimenti sopravvivono, forti e intatti, ai decenni trascorsi dalla sua morte, è perché si alimentano da un deposito di buone memorie”. Le memorie di un uomo che nel 1975 disse che l’utopia era un governo globale democratico senza nazionalismi. Un’affermazione terribilmente attuale che, senza indulgere in nostalgie, fa avvertire ancor più dolorosa la mancanza di leader politici di quello spessore.
Posted on: 2022/06/28, by : admin